TecnoLab
Il nuovo laboratorio di tecnologia si trova al piano terra della sede centrale Plana. Frutto dell'impegno e la ricerca dei nostri docenti da la possibilità agli alunni di studiare e sperimentare con mano molti argomenti trattati nella didattica della materia.
Il laboratorio nasce sfruttando uno dei cardini base della materia che viene insegnata, cioè il riciclo. Tranne che per le 6 stampanti 3d a disposizione, che per ovvi motivi dovevano essere acquistate, tutto ciò che è presente nel laboratorio arriva dal recupero di materiale che altrimenti sarebbe diventato un rifiuto.
Sei grandi tavoloni danno posto a 30 sedute per gli sudenti, dando la possibilità di lavorare in 6 grandi gruppi per l'apprendimento cooperativo.
Oltre alle sei stampanti 3d, di cui 2 con un piano di lavoro che arriva fino a una lunghezza di 400 mm, vi sono a disposizione 2 penne 3d, per ritoccare i lavori che vengono prodotti. Molte delle vecchie tecnologie che venivano usate nel passato sono presenti in giro per le pareti del laboratorio, gli alunni così possono toccare con mano il passato e confrontarlo con il presente.
Una sezione è dedicata ai materiali, con una serie di pannelli che man mano diventano sempre più numerosi, dove sono presenti dei campioni di materiale che gli alunni possono toccare con mano, così le loro caratteristiche non rimangono sono delle informazioni scritte sui libri ma delle esperienze fatte realmente insieme ai propri compagni.
Altra sezione è dedicata alle fonti rinnovabili e non rinnovabili, con un campionario di carbon fossile e di petrolio. Questa parte è collegata direttamente alla sezione dedicata ai motori e alle macchine, con una serie di modellini in scala che aiutano gli alunni a capirne il reale funzionamento.
Molti sono i lavori di attività pratica che si svolgono nel nostro TecnoLab.
Ultimo ma non meno importante abbiamo l'ausilio di una lavagna e di una LIM collegata a pc portatile per poter approfondire le nostre lezioni pratiche con video o audio, oppure per poter restituire le attività svolte in maniera collaborativa attraverso un documento virtuale, piuttosto che creando una mappa dell'esperienza, piuttosto che qualsiasi cosa venga in mente ai ragazzi come metodo di restituzione.